LETTERA K - ANDREA CARLO CAPPI
di Valentino Sala ( © 2014) Pubblicato su Oregina InForma
Sono qui oggi per presentarvi "Lettera K – corso di scrittura creativa e lettura consapevole" di Andrea Carlo Cappi e pubblicato da Cordero Editore.
Andrea Carlo Cappi è, per chi già non lo conoscesse, uno scrittore e traduttore italiano, editor e saggista, nonché curatore di collane e riviste; sceneggiatore di fumetti e fiction radiofonica. Si occupa di narrativa in ogni suo genere: dal noir al thriller, dalle spy-stories all’avventura, al fantastico (fantasy, fantascienza, horror).
Dopo aver letto il libro posso dire che ritengo che “Lettera K” debba trovare posto, non sugli scaffali (probabilmente impolverati e questo è un male) della libreria di casa, ma sulla scrivania di ogni aspirante scrittore ed esordiente che di tale titolo già si fregia a torto o a ragione.
L'autore avverte con chiarezza il lettore fin dalle prime righe, dichiarando all'inizio della premessa: "Questo libro non farà di te uno scrittore dall’oggi al domani." Questa premessa si può ritrovare in molte guide alla scrittura, ma Cappi ne dà immediatamente una spiegazione eloquente che mette subito in risalto quali potranno essere le difficoltà oggettive e soggettive di chi vorrà “ostinarsi” a percorrere questa strada accidentata e tormentata, cosparsa di ostacoli e trappole mortali più o meno evidenti e spesso indigeste. Poco più avanti afferma: “Per prima cosa, Lettera K cercherà di renderti un lettore consapevole.” Leggere consapevolmente è infatti il primo passo per poter scrivere, con cognizione di causa e possibilmente creando storie e personaggi coerenti col mondo che li circonda, per quanto fantasioso possa essere, e con se stessi. Leggere consapevolmente, come dice Andrea Carlo Cappi, sarà la vera lezione di scrittura.
Il libro-lezione-corso-racconto si snoda attraverso un percorso abilmente tracciato dall'autore, dal quale una volta intrapresa la lettura non si riesce o più semplicemente non si vuole distogliere lo sguardo. “Lettera K” è una “narrazione” sul come approcciarsi alla scrittura, ne svela i segreti, le insidie e le interminabili fatiche. L'autore si destreggia in una sequenza di esempi esplicativi (citando autori appartenenti sia alla letteratura che al cinema, nonché se stesso), consigli e spiegazioni, alternando sorpresa e suspense – anche in questo libro-lezione nel quale si rivolge in prima persona al lettore/aspirante scrittore, mettendolo in guardia dai mille inganni, trabocchetti e tagliole del mondo dell'editoria (italiana aggiungo io) – elementi che stimolano il lettore a continuare pagina dopo pagina, per scoprire come va a finire questo corso di scrittura e per sapere se lui (il lettore stesso), che molte volte ha provato a rendere le proprie idee digitando sulla tastiera di un portatile o di una macchina da scrivere, avrà mai la possibilità, la voglia e la dedizione (elemento senza il quale sarebbe meglio desistere da subito) di raccontare storie per altri lettori.
“Lettera K” ti proietta direttamente nel mondo della scrittura, lasciando poi a te lettore/aspirante scrittore la decisione se rimanere un “lettore consapevole”, già cosa non facile o lanciarti nel mondo della scrittura, dopo aver considerato i consigli tecnici “ma anche i problemi che si devono affrontare non solo lungo il percorso della scrittura, ma anche dopo”, che l'autore si fa carico di presentare. Come ultimo consiglio e avviso ritiene giusto farci parte di un'altra cruda realtà del mondo dell'editoria:
“Non pensare che, se sei riuscito a pubblicare qualcosa, se hai avuto successo e vinto qualche premio, se hai decenni di carriera alle spalle, gli editori siano lì ad aspettare il tuo prossimo romanzo.
Per niente.
Sono già tutti alla ricerca di un nuovo nome da lanciare presso un pubblico di lettori non abituali, dalle memoria corta, che si muovono soltanto quando gli viene fatto credere che c’è qualcosa di nuovo, anche se non è vero.”
Figuriamoci per un principiante. Ma se davvero ti senti la scrittura dentro, se hai dedizione e costanza, nessuno ti impedisce di provarci.
Magari cominciando con il leggere “Lettera K”.
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